Sono rimasto affascinato da questo artista vietnamita dal nome impronunciabile scoperto grazie ad Artsblog.
Si chiama Duy Huynh e nei primi anni '80 si è trasferito dalla sua terra in California dove si sentiva spaesato e confuso data la totale antiteticità dei luoghi.
Si rifugiò nell'arte dei cartoon, dei graffiti e dei fumetti riuscendo a trarne giovamento interiore.
Ciò ha influenzato notevolmente il suo stile.
I suoi quadri sono permeati da una forte atmosfera metafisica nella quale i personaggi in moto sembrano essere fuori del tempo; tutto è sogno.
Lo stesso moto è illusorio, i personaggi sembrano addormentati e in armonia con l'ambiente circostante.
La tavolozza dai colori prettamente caldi e morbidi, spesso e volentieri cupi, rendono la condizione esistenziale dell'uomo in maniera universale ed eterna, svincolandola dalla contingenza.
Il mio preferito è "The optimum traveller".
Link: Sito ufficiale
Link: Galleria su Artsblog
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