Sto studiando per l'esame di parassitologia e rimango sempre più colpito e affascinato dai cicli biologici che questi hanno: astuti stratagemmi che questi compiono creando inganni, finzioni e attirando in una trappola mortale i loro ospiti in cui si replicano e aspettano di infestarne un altro disperdendosi continuamente come uova o larve.
Certo, parlando così si sbaglia, si ricama e si guarda con l'occhio finalistico. In realtà la larva che invade il cervello della formica espandendosi alla sera poiché sensibile all'umidità, comprimendone i gangli nervosi e lasciandola paralizzata fino alla mattina successiva e facendo sì che questa non possa tornare nel formicaio ma essere mangiata dai ruminanti che sono gli ospiti definitivi della larva non è stato un ciclo così imposto dalla natura.
Tutto è fatto con il metodo del "prova e sbaglia" finché le condizioni renderanno la prova vincente. Questo è il meccanismo con il quale l'evoluzione ha creato e continua a creare tutto ciò, noi così come quei piccoli parassiti.
L'astuzia del suo ciclo è una qualità vista dall'uomo, per la natura quello è il migliore che massimizza l'efficienza di trasmissione.
Tempo fa mi era capitato di guardare una gallery interessantissima sul sito de LeScienze (da cui l'immagine sopra) che può darvi un'idea di tutto un mondo sommerso che molti di voi non conosceranno e pertanto invito a guardare.